Oopart
Table of contents |
2 Link 3 Bibliografia 4 Altri link esterni 5 Vedi anche |
Questa abbreviazione deriva dall'inglese "Out of place artifacts" ( reperti o manufatti fuori posto ) e fu coniata dal biologo americano Ivan Sanderson. Sono tutti quei reperti archeologici o paleontologici che, secondo l'archeologia ufficiale non dovrebbero esistere, in quanto mettono in crisi ipotesi e visioni ormai consolidate, come per esempio la teoria dell'evoluzione di Charles Darwin. Questi reperti sono stati ritrovati in siti geologicamente molto antichi, che secondo le ipotesi ufficiali non avrebbero dovuto esserci. Da questi ritrovamenti č nato il filone della cosiddetta "Forbidden Archeology" o archeologia proibita, in quanto, nonostante alcuni di essi fossero corredati da circostanziate prove scientifiche, gli studiosi ufficiali non li hanno mai riconosciuti come autentici.
Tra gli esempi pių eclatanti di ooparts ricordiamo il geode di Coso, il martello di Kingoodie, le sfere metalliche di Klerksdorp (datate 2,8 miliardi di anni), le pietre di Ica, la mappa del Creatore ritrovata nella Bashkiria, le statuette di Acambaro (raffiguranti dinosauri), il mortaio con pestello rinvenuto nella Table Mountain (California) risalente a oltre 50 milioni di anni fa.
Molto spesso questi reperti, quando superano tutte le rigorose dimostrazioni scientifiche riguardo al loro luogo di provenienza, vengono o distrutti, o restituiti a coloro che li hanno ritrovati, o dimenticati nelle cantine dei musei, oppure, a volte si getta discredito sull'archeologo o il peleontologo che ha effettuato la scoperta o ha potuto dimostrare senza ombra di dubbio l'anomalia del reperto.
Invece, reperti che si adattano alla teoria dell'evoluzione di Charles Darwin, anche se scientificamente dubbi, vengono subito accolti con un notevole risalto mediatico.
Un sito per iniziare e per rendersi conto cosa vuol dire "Forbidden Archeology":
Per chi volesse approfondire l'argomento :
Sommario
Link
Bibliografia
Altri link esterni
Vedi anche